Tanti auguri Maestro

“Dietro Campo de’ Fiori, a Roma ci sta un negozietto di locandine e memorabilia di cinema.
E’ lì che mi sto dirigendo, in via di Monserrato. Entro, chiedo diretto: Velluto Blu ce l’hai?
Non sul momento… ed escono foto di scena di Cuore Selvaggio, poster di Eraserhead, una locandina originale di Mulholland Drive.
Esatto, stiamo parlando di David Lynch. Sta nella capitale, la sera sarebbe passato sul red carpet del festival di Roma, ma noi abbiamo la fortuna e quel pizzico di reputazione sufficiente a farci essere una camera della troupe che lo sta intervistando in una location particolare.
Con l’acquisto sotto braccio arrivo di buon passo al set: teatro Quirinetta, sottoterra nella capitale. Il maestro è seduto in centro alla sala, pavimento di legno, poltrona di scena e tanto carisma.
A fine lavoro, sulla soglia del teatro mi avvicino con la locandina, come una groupie:
“Master, do you mind?”
Lui, non si scompone, prende e firma, aggiungendo poi cinque segni. Li interpreteremo fra 20 anni, come certe sequenze di Inland Empire credo.”